Il libro che vi propongo oggi è: "A vivere (bene) si impara da piccoli" di Didier Pleux.Un sussidio, rivolto soprattutto a noi genitori.E' necessario imparare ad osservare i nostri figli,riconoscerne le emozioni per poterli aiutare ad accettare se stessi e ad interagire con gli altri ma, in particolar modo, con la realtà che non sempre è pronta ad esaudire i nostri desideri.
"Molti bambini,pur non essendo affetti da patologie,manifestano una sorta di malessere e fanno fatica ad adattarsi agli altri e alla realtà.Sono molto vulnerabili di fronte agli imprevisti della quotidianità e i genitori non possono che provare un grande senso di impotenza,come fossero responsabili dell'infelicità dei figli perchè hanno desiderato per loro troppa felicità.Allora,come fare perchè questi bambini resi fragili dalla realtà,diventino più forti e ritrovino la felicità dell'infanzia?"
"A vivere (bene) si impara da piccoli" Didier Pleux
Purtroppo non ho figli (al momento eh eh) ma mi rendo veramente conto che essere genitori è la cosa più difficile da fare.
RispondiEliminaSono sicura che i tuoi bimbi hanno dei genitori stupendi, che li faranno crescere nel migliore dei modi.
Tanti dovrebbero imparare a dedicare il loro tempo ai figli...
Molto interessante, e affermazione molto vera. Bello!
RispondiEliminaIl tema è interessante ma quali strategie propone l'autore? Sono curiosa. Da piccola sono stata un'incontentabile brontolona, crescendo sono migliorata (un pochino, mica tanto), però non credo che ciò sia dipeso dai miei genitori.
RispondiEliminaMi piace molto il titolo di questo libro e mi interessa parecchio l'argomento. Grazie del suggerimento!
RispondiEliminaBel suggerimento!!!Grazie
RispondiEliminaBella segnalazione, grazie!
RispondiEliminaIo non amo molto i manuali di questo tipo perchè sono convinta che ogni genitore abbia diritto di fare la propria esperienza come più si sente con i propri figli. Ammetto, però, che ci possano essere degli ottimi spunti. Potrei scendere a compromessi con un libro così. Ne prendo nota!
RispondiEliminaCome Stefania, però mi incuriosisce (mi ricorda un pochino Jasper Juul, autore che amo molto) e strada facendo ho compreso che da quasi (!) ogni libro si traggono buoni spunti. ciao!
RispondiEliminaIo invece faccio parte di quella categoria di madri che hanno dovuto leggere molto per trovare la propria strada ed imparare anche per tentativi, errori ed esclusioni ad affidarsi e fidarsi del suo istinto.
RispondiEliminaPerfino leggendo fate la nanna di Estivill ho imparato tantissimo.
Tanti auguri al piccolo Giorgio!
Michela
un bel titolone grazie del suggerimento ciao
RispondiEliminaAvevo visto questo libro come e-book e mi aveva interessata. Non l'ho preso pero' perchè non trovavo recensioni...
RispondiEliminaOra vado e compro!
Un bacione